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I massimi esperti intervistati su COVID-19 e neurologia

I massimi esperti statunitensi, il Dott. Anthony Fauci e il Dott. Walter Koroshetz, hanno fornito spunti di riflessione sull’impatto neurologico della COVID-19 e sulle prospettive per le cure future, in una speciale sessione “Hot Topics” all’AAN 2021.

I leader del comitato scientifico dell’AAN hanno chiesto al Dott. Fauci, Direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e malattie infettive (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) e capo Consulente medico del Presidente degli Stati Uniti (Chief Medical Advisor to the US President), e al Dott. Koroshetz, Direttore dell’Istituto nazionale disturbi neurologici e ictus (National Institute of Neurological Disorders and Stroke), di aggiornare i neurologi sulla COVID-19.

A una domanda sulla grande diversità di risposta all’infezione da SARS-CoV-2 – perché alcune persone rimangono asintomatiche e altre muoiono, e perché i bambini piccoli sembrano essere relativamente protetti – il Dott. Fauci ha risposto: “È uno degli aspetti più enigmatici di questa malattia. Si possono fare solo delle supposizioni. È la densità dei recettori ACE2 nel nasofaringe e nel polmone, è la sottostante immunità preesistente correlata a precedenti infezioni da coronavirus come il raffreddore comune?