Secondo alcuni ricercatori di Boston, Stati Uniti, nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) progressiva, i biomarcatori sierici possono contribuire a predire l’attività futura e la progressione della malattia.
I ricercatori hanno osservato che la catena leggera del neurofilamento sierica (serum Neurofilament Light, sNfL) e la proteina acida fibrillare gliale sierica (serum Glial Fibrillary Acidic Protein, sGFAP) sono marcatori di neurodegenerazione e attivazione astrocitaria, che sono segni distintivi della progressione della SM. Pertanto, hanno analizzato se sNfL e sGFAP potessero aiutare o meno a stratificare i pazienti con SM progressiva in base all’attività futura della malattia e al rischio di progressione.