Nuovi dati suggeriscono che un nuovo approccio all’immunoterapia potrebbe migliorare gli esiti dei pazienti affetti da glioblastoma di nuova diagnosi (GBM-ND).
“Nonostante decenni di ricerca, non è stato apportato alcun cambiamento significativo alla sopravvivenza nel GBM”, secondo il Dott. David Reardon dell’Istituto oncologico Dana-Farber (Dana-Farber Cancer Institute) di Boston, Massachusetts, Stati Uniti. “E nonostante i progressi ottenuti con gli inibitori del checkpoint immunitario in altri tumori, non vi è stato alcun miglioramento significativo nella sopravvivenza rispetto ai controlli storici nel GBM-ND”.