Alcuni ricercatori canadesi hanno utilizzato l’imaging multimodale per identificare le alterazioni funzionali e strutturali associate agli outcome linguistici nei pazienti colpiti da ictus ischemico arterioso neonatale (Neonatal Arterial Ischemic Stroke, NAIS).
“Il NAIS è definito come ictus che insorge entro i primi 28 giorni di vita ed è la forma più comune di ictus infantile”, ha affermato la dott.ssa Zahra Emami dell’Università di Toronto (University of Toronto), Canada, nel corso della sua presentazione alla conferenza virtuale dell’Associazione Internazionale di Neurologia Infantile/Società di Neurologia Infantile (International Child Neurology Association/Child Neurology Society, ICNA/CNS) 2020.
I pazienti colpiti da NAIS che interessa l’arteria cerebrale media (Middle Cerebral Artery, MCA) spesso acquisiscono capacità linguistiche di base durante l’infanzia, ma deficit di linguaggio di ordine superiore emergono nell’adolescenza. “Comprendere il potenziale che ha il cervello di riorganizzare la sua connettività di rete a seguito di insulti cerebrali precoci può aiutare a chiarire i modelli di neuroplasticità dello sviluppo”, ha affermato la dott.ssa Emami.