“La definizione di intelligenza artificiale (IA) come teoria e sviluppo di sistemi informatici in grado di svolgere compiti che di norma richiedono l’intelligenza umana, quali la percezione visiva, il riconoscimento della lingua e la traduzione linguistica, tocca aspetti che riguardano anche l’esperienza del clinico con i malati di Alzheimer” esordisce Giovanni Frisoni. “Ho esaminato il grado di penetrazione dell’IA nella mia pratica quotidiana focalizzandomi sui cinque aspetti per i quali Eric Topol, pioniere dell’IA in medicina, ha previsto un impatto dell’IA stessa”. I cinque aspetti sono discussi di seguito.